I colori, per come li intendiamo, sono qualcosa di particolare: sono semplicemente onde elettromagnetiche con lunghezze d’onda variabili. I colori sono percezioni create dal nostro cervello, e diventano un vantaggio evolutivo per differenziare facilmente le cose. Senza i colori sarebbe stato davvero difficile per noi individuare i frutti sugli alberi, e questo è solo uno dei milioni di esempi di come i colori ci aiutano.
Lasciando da parte la percezione, in realtà sappiamo che esiste uno spettro di luce a noi visibile, che varia dal viola al rosso. Lo vediamo, ad esempio, negli arcobaleni o guardando le pellicole sottili. Ognuno dei colori nello spettro è un’onda che ha una particolare frequenza.
Misteriosamente, il simbolo universale dell’amore, il colore rosa, è assente da questo spettro. Non c’è una frequenza specifica per il colore rosa. Il rosa non esiste, ma lo vediamo. Quindi cos’è il rosa, in realtà? Se non è nello spettro, perché lo vediamo?
Perché vediamo il rosa?
Entra in gioco il cono: Noi esseri umani rileviamo i colori attraverso dei fotorecettori chiamati coni, presenti nella parte posteriore dell’occhio. Ci sono 3 tipi di coni: chiamiamoli rossi, blu e verdi. Quindi, se un oggetto assorbe tutta la luce bianca (sole) e invia solo il colore rosso verso i tuoi occhi, i coni rossi si attivano e il tuo cervello ti manda il messaggio così che tu possa vedere il colore rosso. Allo stesso modo funzionano i coni verdi o blu.
2 coni insieme: Per gli altri colori, le cose possono farsi un po’ complicate. Per vedere il giallo puro, si devono attivare insieme i coni rossi e verdi. Allo stesso modo, quando si attivano i coni verdi e blu, si vede il ciano, mentre blu e rossi permettono di vedere il colore magenta. I coni, però, non sono come interruttori che possono essere o accesi o spenti. Sono come delle manopole. Per esempio, per vedere il colore viola, i coni blu sono completamente attivi, mentre i coni rossi sono attivi solo in una certa misura. Come risultato, il tuo cervello dice: viola! In questo caso, ci sono 2 tipi di coni che lavorano insieme.
3 coni insieme: Vediamo ora come tre coni lavorano insieme. Il colore bianco attiva completamente tutti e 3 i tipi di coni. Il nero non ne attiva nessuno. Il grigio attiva tutti i coni, ma solo parzialmente. Il rosa fa qualcosa di simile in quanto utilizza tre tipi di coni. Per vedere il rosa, tutti e tre i tipi di coni devono lavorare insieme. Quando i coni rossi diventano completamente attivi e gli altri due sono attivati solo parzialmente, vediamo il colore rosa. Quindi, anche se gli oggetti non riflettono il magenta, il giallo o il rosa (o diverse altre combinazioni RGB come questa), i nostri coni possono inviare segnali misti al nostro cervello e il cervello a sua volta crea questi colori per noi. In realtà, non esistono.E come non esiste il rosa, non esiste ad esempio il marrone.
[…] divulgativi sui colori e la loro visione qui http://astrolablog.it/il-rosa-non-esiste/ e una descrizione scientifica ma irriverente dei colori […]